La startup Heloola ha un obiettivo molto chiaro: trasformare l'editoria applicando le logiche dell'intrattenimento per avvicinare il mondo della lettura alle esigenze moderne. In quest’intervista Giada e Alice Cancellario, founder, rivelano le sfide e le gratificazioni di innovare un settore tradizionale.
La costruzione di una solida community è stata la chiave per il successo, consentendo il test del modello e la raccolta di feedback preziosi, rivolgendosi a un vasto pubblico, offrendo un servizio flessibile che si adatta alle esigenze individuali.
La missione di Heloola contribuisce attivamente alla crescita dell'industria editoriale in Italia, promuovendo la lettura e generando un impatto positivo su editori, librerie, scrittori e lettori.
Heloola nasce dall’idea di provare ad applicare le logiche del settore dell’intrattenimento anche ai libri, per avvicinare la lettura alle esigenze dei consumatori contemporanei.
Fare startup nel settore dell’editoria è sicuramente una grande sfida, non ci sono molti progetti innovativi in quest’ambito, specialmente in Italia, ma è anche molto stimolante: se da un lato ci troviamo di fronte a un settore e un’industria poco innovativa e insolita per il mondo startup, dall’altro si tratta di un ambito che nasconde molto potenziale e che interessa moltissimo ai consumatori.
Innovare questo settore secondo noi significa proprio essere in grado di andare incontro alle esigenze delle persone senza modificare ciò che già funziona e quindi arricchendo e digitalizzando l’esperienza.
Ha funzionato molto bene la costruzione e gestione della community al fine di testare il modello e creare quindi un MVP sui social, prima di investire tempo e risorse nella costruzione della piattaforma.
In questo modo, al momento del lancio, avevamo già una community fidelizzata da cui raccogliere feedback continui per l’ottimizzazione del modello e della piattaforma.
Quello che andrebbe migliorato, e che è parte del nostro piano di crescita, è la possibilità di adattare Heloola ancora di più alle esigenze degli utenti, permettendo un’esperienza sempre più flessibile e modulare, che non segua rigidamente dei paletti temporali come quelli relativi ai libri del mese e che quindi permetta agli utenti di godere dell’esperienza nel modo e nei tempi che preferiscono.
Abbiamo in cantiere infatti il lancio della modalità one-off, quindi di acquisto singolo non più legato necessariamente a un abbonamento, attraverso cui sarà possibile recuperare i libri dei mesi passati e i contenuti, oltre che scegliere ogni mese cosa leggere tra le nostre proposte.
Heloola è il servizio perfetto per le persone interessate alla lettura, all’intrattenimento e alla crescita personale, anche per coloro che non si definiscono ancora lettori forti e che hanno quindi bisogno di ispirazione e di uno stimolo in più per comprendere meglio i propri gusti.
L’idea è quella di creare un servizio rivolto a un pubblico ampio e quindi non solo ad una nicchia di persone già fortemente in target.
Da questo punto di vista Heloola si differenzia molto da tutti gli altri servizi presenti sul mercato italiano, che sono invece rivolti prevalentemente a un pubblico già fidelizzato all’attività della lettura e ai generi proposti.
Chi sottoscrive un abbonamento a Heloola invece, ha la possibilità di creare una nuova abitudine, di condividerla e di diventare un lettore o una lettrice anche se non lo è già.
Il motore di Heloola e ciò che ci motiva è l’idea di poter contribuire attivamente alla crescita di una industria che ci sta molto a cuore e che però spesso non viene considerata abbastanza attrattiva.
Ci teniamo molto a generare un impatto positivo, sia economico che sociale e culturale, su tutta la filiera e sui consumatori.
Grazie a Heloola infatti in Italia si legge di più e di conseguenza tutta l’industria ne beneficia: gli editori che possono contare su un partner affidabile che li aiuti nelle loro strategie di marketing e comunicazione, le librerie perché si legge e si acquista di più, gli scrittori perché hanno un pubblico più ampio a cui sottoporre le proprie opere, i lavoratori dell’editoria, perché generando un circolo virtuoso c’è sicuramente più ottimismo e possibilità di pensare e portare avanti progetti innovativi e infine i consumatori, che riescono a creare un’abitudine che sia anche un motore di crescita personale e cultura.