Il tema delle Smart Cities è diventato sempre più rilevante negli ultimi anni grazie alla spinta tecnologica e al cambio di paradigma sociale. Abbiamo chiesto a Eugenia Bolla, founder di TerraViva, di raccontarci come sta evolvendo il settore a livello internazionale e nazionale. E su cosa è focalizzata l’attività di una startup come TerraViva.
Le Smart Cities sono un concetto relativamente recente e sono ancora pochi i progetti effettivamente realizzati che possono dimostrare risultati concreti. Sebbene una moltitudine di strategie urbane stia prendendo forma su scala globale, la loro reale applicazione risulta ancora incerta.
Ecco perché le principali città di tutto il mondo sono diventate terreni di prova per sperimentare architettura sostenibile, nuove tecnologie e principi di progettazione incentrati sul miglioramento dell'esperienza umana. Questo cambiamento di paradigma non sta solo alterando gradualmente il carattere dei paesaggi metropolitani, ma sta anche ridefinendo le connessioni tra architettura, comunità e spazio costruito.
Oggi le città dovrebbero essere considerate come laboratori in cui sperimentare nuove soluzioni architettoniche e paesaggistiche, in altre parole, incubatori di innovazione e creatività progettuale.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le vere Smart Cities non sono quelle focalizzate unicamente sull’applicazione di nuove tecnologie, ma quelle capaci di mettere le persone al centro delle proprie strategie. Se le città del futuro aspirano all’efficienza, non possono prescindere dall’attribuire massima priorità alla comunità che le abitano. Pertanto, le cities più intelligenti risultano essere quelle davvero in grado di comprendere quali siano le esigenze e i problemi reali vissuti quotidianamente dai loro cittadini.
Amsterdam e Barcellona, citate nell’Innovation Cities Index come alcune delle città più innovative al mondo, si distinguono per la costante implementazione di soluzioni urbane all’avanguardia, promuovendo la collaborazione e la partecipazione dei propri cittadini. Con l’obiettivo di promuovere ambienti vivaci, inclusivi e resilienti, questi casi studio possono rappresentare una fonte di ispirazione per le metropoli di tutto il mondo.
Sebbene in Italia la transizione verso le Smart Cities sembri essere molto più lenta rispetto ad altre realtà dei paesi vicini, secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, il mercato delle città “intelligenti e sostenibili” è cresciuto significativamente nel 2022 (+23% rispetto al 2021), con un comune italiano su cinque che lo scorso anno ha avviato progetti smart.
Il concetto di Smart City è ampiamente presente in molte parti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dalla rigenerazione degli spazi pubblici, alla mobilità sostenibile e all’efficienza energetica, fino alla digitalizzazione dei servizi pubblici e alla sicurezza urbana.
Tra le città più all’avanguardia in termine di innovazioni urbane, si trovano Milano, Firenze, Bologna e Torino. Tuttavia, il progresso verso una piena "smartification" dei contesti italiani può variare notevolmente da una città all'altra, a seconda delle risorse e delle priorità locali. La vera sfida per l’Italia risiede quindi nella capacità di applicare nuove strategie urbane in tempi rapidi, facendo leva sulle risorse disponibili per stare al passo con i migliori esempi europei e mondiali.
La startup nasce da un progetto didattico avviato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, durante il quale ci siamo dedicati all’organizzazione di una serie di workshop di progettazione (oltre 50 in tutta Italia) rivolti agli studenti della facoltà di architettura.
Con l’arrivo della pandemia, data l’impossibilità di viaggiare e svolgere attività in presenza, abbiamo colto l’opportunità per dare una svolta radicale al nostro modello di business, facendo evolvere TerraViva nella startup che è oggi: lo studio decentralizzato di architettura più grande del mondo, basato su una community di oltre 50.000 architetti e designers.
In altre parole, siamo un marketplace dedicato all’organizzazione di concorsi internazionali di progettazione con un focus sui temi della rigenerazione urbana e dell’architettura sostenibile.
La startup, è stata ufficialmente fondata nell’Ottobre del 2022 da tre architetti - due italiani e un’argentina - con vasta esperienza nel settore delle competitions internazionali ed una profonda conoscenza del mercato globale della progettazione.
TerraViva è una startup innovativa che mette in connessione progettisti e studi professionali di tutto il mondo con clienti pubblici e privati alla ricerca di soluzioni architettoniche di alta qualità per recuperare un edificio, progettare un nuovo masterplan o anche pianificare un intero quartiere.
Attraverso le nostre competitions, basate su un modello data-driven estremamente meritocratico, offriamo visibilità globale e numerose opportunità di accesso al mercato del lavoro ai migliori talenti del settore della progettazione. Partendo dal presupposto che addirittura un terzo di tutti gli architetti europei risiede nel nostro paese, vogliamo creare un marketplace che consenta ai migliori professionisti l’accesso ad un network globale di committenti, e a questi ultimi la possibilità di trovare gli architetti ideali per ogni progetto.
Inoltre grazie ai nostri concorsi sulle Smart Cities e sul recupero del patrimonio architettonico esistente, la nostra mission si allinea all’SDG numero 11 delle Nazioni Unite, ponendosi l’ambizioso obiettivo di rendere le città più resilienti e sostenibili.